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Sentieri inesplorati

Luca Lavoratori ha un contatto privilegiato con la carta di uso comune, posta a supporto delle sue elaborazioni pittoriche, che ci appaiono in una visione antitetica rispetto alla tradizione figurativa.
Dalle sue opere traspare tutta la complessità psicologica e il travaglio esistenziale dell'Uomo moderno nel rapporto con il proprio Io e nel rapporto con gli altri.
In sintesi, un - modus operandi – che si cala in profondità, come una luminescente lampada magica, cogliendo con rinnovata valenza formale e cromatica i segreti moti dell'animo.
Angosce, ansie, turbamenti si condensano in superficie attraverso segni, simboli, figure geometriche e trascrizioni più o meno criptiche, enucleando un marcato senso di alienazione e di smarrimento, di suggestione e di mistero.
Immagini variegate - ora esasperate e concitate, ora libere e fantasiose - vivono nella loro autonoma e dirompente astrazione, assecondando un impulso creativo che percorre sentieri inesplorati della mente e dell'inconscio: un universo tutto interiore, sovente inquietante e sofferto, a volte gioioso e consolante, in cui è insito un forte senso di speranza e di ottimismo che lascia trasparire nuovi spazi e più sereni orizzonti.
Le fonti di luce che campeggiano al centro del quadro, i colori vivi e splendenti che danno smalto e definizione all'insieme pittorico confermano la profonda sensibilità dell'artista, che nel travaglio angosciante del quotidiano ritrova il segno tangibile della verità esistenziale e dell'armonia dell'essere con il suo universo.
Luca Lavatori

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