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Luca Lavatori
Biografia e scheda critica
Luca Lavatori è nato a Foligno il primo ottobre 1964. Attualmente vive e lavora a Senigallia.
Dopo aver frequentato il Liceo Classico di Senigallia, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Urbino frequentando il primo anno del corso di pittura sotto la guida di Omar Galliani e Andrea del Guercio. Trasferitosi a Milano, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove consegue, nel 1989, il diploma di maestro d'arte, sezione Pittura, con i maestri Francesco Leonetti e Luciano Fabro.

Lavatori ha sempre vissuto a stretto contatto con l'arte. Fin dalla tenerissima età ha respirato in famiglia un'atmosfera intrisa di viva attualità e di profonda cultura estetica. Suo padre, grande estimatore ed appassionato di arti visive, lo conduceva sempre con sé a visitare mostre e rassegne d'arte. Luca ha così iniziato a frequentare ambienti artistici qualificati e laboratori di affermati maestri, come quello di Romano Notari, la cui personalità si rivelerà fondamentale per il suo orientamento artistico. Tutte queste esperienze hanno consolidato la sua vocazione artistica, dandogli in vero e proprio "imprinting" alla pittura.
Era ancora adolescente, quando ha preso in mano colori e pennelli. Da allora non li ha più abbandonati, affinando la sua tecnica e impaginando le sue esperienze umane.
A cavallo degli anni 1984 e 1985, si trasferisce a New York e poi approda a Firenze dove rimane un anno.
Sono questi periodi straordinariamente intensi che plasmano la sua personalità e la sua formazione. Negli anni dell’Accademia, a Milano, tiene le sue prime mostre personali, viene a contatto con gli ambienti artistici milanesi degli anni ’80, stringe amicizia con autori emergenti, aprendo uno stimolante confronto sui contenuti delle avanguardie storiche e contemporanee. Sono anni di grande fermento, di ricerca e di sperimentazione.

Tornato nelle Marche, vive momenti che segnano e caratterizzano la sua espressione pittorica e la sua personalità. Esperienze professionali lo portano ad incontrare il mondo del disagio e a sperimentare l’arte come riflesso del malessere psichico ed esistenziale.
Seguono fasi di studio e di riflessione sull'arte primitiva, durante le quali analizza le forme cosiddette "deviate" dell'arte. Guarda con interesse ad artisti come Basquiat, Dubuffet e Rainer, cogliendone aspetti congeniali al suo modo di essere e di pensare. Approfondisce, anche sotto il profilo professionale, lo studio dell'arte intesa non solo come espressione della realtà e del disagio esistenziale, ma anche come mezzo di dialogo, di comunicazione e di recupero. Si iscrive alla Scuola di Specializzazione in Arte Terapia, all'Università di Tor Vergata a Roma.

Ha inizio così per Lavatori la terza fase della sua evoluzione artistica, in cui matura una spiccata personalità pittorica ed una forte espressione intimistica.
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